La presenza cinese a Milano è di antica data, ha avuto inizio intorno al 1920 con una massiccia immigrazione dalla regione dello Zhejiang, soprattutto dalla città di Wenzhou, dalla quale proviene circa il 90% delle persone cinesi residenti in Italia; nel capoluogo lombardo scelsero una zona fra via Paolo Sarpi e via Canonica che, per il particolare tessuto urbanistico, favoriva la concentrazione di laboratori nei cortili delle abitazioni. In questi ultimi anni l’immigrazione ha subito una notevole impennata, e i cinesi, dalla primitiva concentrazione della Chinatown di via Paolo Sarpi, si sono sparsi in tutta la città, con una economia basata principalmente sulla gestione di esercizi commerciali. Mentre gli immmigrati della prima storica ondata si sono inseriti perfettamente e sono ormai parte stabile della società cittadina, le ultime generazioni soffrono tuttora per alcuni problemi di integrazione, malgrado le numerose iniziative, da ambo le parti, di diffusione della conoscenza reciproca, soprattutto da parte dei più giovani.
- The Chinese presence in Milan dates back a long time, it began around 1920 with a massive immigration from the Zhejiang region, especially from the city of Wenzhou, from which about 90% of Chinese people living in Italy come; in the Lombard capital they chose an area between Via Paolo Sarpi and Via Canonica which, due to the particular urban fabric, favoured the concentration of workshops in the courtyards of the houses. In the last few years immigration has increased considerably, and the Chinese, from the primitive concentration of Chinatown in Via Paolo Sarpi, have spread throughout the city, with an economy based mainly on the management of businesses. While the immigrants of the first historical wave have integrated perfectly and are now a stable part of the city’s society, the last generations are still suffering from some integration problems, despite the numerous initiatives, on both sides, to spread mutual knowledge, especially among the youngest.