Storie di donne contro traffico di esseri umani

Storie di donne contro traffico di esseri umani

postato in: immigrazione, Melania Messina | 0

Sicilia sempre più terra di migranti, i continui sbarchi, la difficoltà  di gestire l’accoglienza, implicano problematiche e fenomeni nuovi da affrontare, mentre indagini della magistratura rivelano il ruolo della mafia nigeriana Black Axe e i suoi rapporti con la mafia tradizionale, continuano a dissolversi nel nulla moltissimi minori migranti, spesso ragazze che diventano vittime della tratta. Sono innumerevoli le storie di donne che divengono schiave dopo aver lasciato la propria terra. Ostaggi di trafficanti che le tengono prigioniere finchè non ripagano il debito contratto  per il viaggio, spesso incatenate ai  carnefici da minacce di ritorsione sulla loro famiglia nei luoghi di origine, sono anche vincolate da riti Voodoo ad una vita sulla strada che sembra senza alternative. In questo contesto operano delle donne africane, alcune sono riuscite ad uscire dal circuito della prostituzione e insieme ad altre nigeriane hanno costituito un’associazione con lo scopo di aiutare  altre donne che sono ancora intrappolate.Tra mille difficoltà , non ultime quelle della sussistenza, supportate da Isoke  Aikpitany, autrice del libro “Le ragazze di Benin city”, anche lei un tempo costretta a prostituirsi e che ormai dedica tutte le  energie a contrastare il fenomeno della tratta, queste donne cercano faticosamente di fare rete. In queste storie ha un ruolo anche una donna Odasani, conosciuta dalla comunità  africana come “profetessa”. Odasani sembra riuscire nella sua “Chiesa Peace for God” a lenire le ferite di una comunità smarrita, i suoi riti connessi ad una cultura spirituale africana servono anche a liberare le vittime della tratta dai vincoli del Voodoo.

Sicily more and more landing ground for those migrants coming to Europe, the phenomenon involves new challenges to face to manage all those issues related to initial reception and socio-economic integration. Meanwhile,while judicial inquiries and investigations reveal the role of Nigerian criminal organization “Black Axe” and  connections with Sicilian mafia, many  minors arriving to Sicily disappear, often young African girls victims of trafficking. Many are the  stories of women becoming slaves  after leaving their country, hostage of  debt incurred with human traffickers, threatened with retaliation against relatives, and least but not last shackled by Voodoo curse .  Within this context some African women operate to create network aiming to help each other, finding alternatives and support for victims. Mostly  former victims themselves, from Benin city, they   joined in an association in Palermo “Donne di Benin city”  with the support of  activist Isoke  Aikpitany, a former victim, author of the book Lle ragazze del Benin”. In this story  has an important role a woman Odasani, called “prophetess”,  popular in  African community in Palermo, who seems  able to heal  wounds of the soul of her people,  through  spiritual rites,  connected to African culture, so that some women feel free from  Vodoo curse.

 

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