Il disastro ecologico di Seveso: dopo quasi quarant’anni è come se la nube tossica non si fosse ancora dissolta. Trentanove anni dopo quel giorno di luglio del 1976 è ancora battaglia nelle aule giudiziarie. E stavolta sono in 10mila. Per la precisione 10.174 le persone aderenti al Comitato 5D che si batte per i diritti dei cittadini di Seveso, Meda e Cesano Maderno (in provincia Monza e Brianza), danneggiati dagli effetti della diossina sprigionatasi da un reattore dello stabilimento Icmesa. Di questi, 4.646 sono ancora soggetti a periodici controlli ospedalieri. È la più grande «azione collettiva» risarcitoria di sempre: i componenti del Comitato chiedono alla multinazionale svizzera Givaudan Hoffman La Roche, la proprietaria di Icmesa, il risarcimento per i danni morali «da sempre sostenuti» per i fatti di 40 anni fa. La prossima data di una vicenda giudiziaria tormentatissima è quella del prossimo 10 dicembre davanti al tribunale civile di Monza.
The ecological disaster of Seveso: after almost forty years is as if the toxic cloud had not yet dissolved. Thirty-nine years after that day in July 1976 it is still battle in courtrooms. And this time they are 10 thousand. For the record 10,174 people participating in the Committee 5D which campaigns for the rights of citizens of Seveso, Meda and Cesano Maderno (Monza and Brianza province) damaged by the effects of dioxin that emanate from a reactor of Icmesa plant. Of these, 4,646 are still subject to periodic hospital controls. Is the largest “class action” for damages of all time: the Committee members ask the Swiss company Givaudan Hoffman La Roche, the owner of Icmesa, compensation for moral damage “always supported” by the events of 40 years ago. The next date of this very tormented court case is on next December 10 in front of the civil court of Monza.
40 anni dal disastro di Seveso – Images by Dino Fracchia