Moecanti: si chiamano così i pescatori di moeche, un tipico granchio della laguna di Venezia, senza guscio e quindi molto morbido: uno dei prodotti più prelibati e ricercati dai gastrofanatici. Nonostante la “moeca” possa facilmente raggiungere al mercato di Rialto il prezzo di 60/70 al kg la sua pesca sta oramai scomparendo. Sono rimasti i pochi oramai a praticarla in laguna. E’ un tipo di pesca stagionale che si concentra nel periodo “marzo-maggio” e “ottobre-novembre” variando a seconda delle condizioni climatiche. La produzione delle moleche inizia con la pesca dei granchi nei bassi fondali lagunari, con il sistema di reti fisse dette trezze. Dopo una prima cernita per raccogliere i granzi boni, gli spiantani, le mazanette e rigettare in acqua i granzi matti, si passa a una fase di acquicoltura in cui granzi boni e gli spiantani vengono posti e mantenuti separati, senza nutrirli, nelle acque lagunari tramite appositi vivai detti contenitori semigalleggianti detti Vieri e costruiti con assi di legno separate da fessure e dotati di coperchio e tenuti a pelo d’acqua. Ogni giorno i vieri devo essere controllati e le moeche pronte tolte e portate subito al mercato.
The last “moecanti” in the Venice Lagoon Moleche is the name for young soft-shelled crabs typical from Venice’s lagoon and “Moecanti” is as the moleche fishermen of the Venetian lagoon are called . The moeche are delicious but expansive because these shellfish are only available for a few weeks in spring and autumn The skill of the molecanti is to net the young crabs and sort them into three groups: spiantani (which will moult in a few days); boni (which will be ready within a few weeks); and matti (which won’t moult at all). the spiantani and the boni are kept in the “vieri” (a special wooden pens) under water. When the moulting begins, they are taken from the water, sorted, cleaned and whisked off to market in great baskets.
Un’altra Venezia è possibile: Ivan Bognolo – Images by della Corte Paolo