SARAJEVO – Gerusalemme d’ Europa. Fotografata dall’altro dei minareti, sinagoghe, chiese. ” Una città che nel suo centro ha quattro luoghi di preghiera. E’ raro. Un luogo musulmano, due cristiani, uno ebraico. A un centinaio di metri uno dall’altro. Non esiste in nessuna altra parte del mondo”. La citazione è dello scrittore ed accademico Predrag Matvejević, che con quelle parole in un’ intervista ha descritto Sarajevo, soprannominata Gerusalemme d’Europa proprio per questa sua caratteristica che l’aveva resa simbolo della convivenza multietnica.[...] Dall’alto in effetti tutto sembra diverso: guardando in giù i tappeti della preghiera del venerdì sembrano aiuole fiorite nella BašÄ aršija, La Pivara, la birreria di Sarajevo con lo stesso colore della Chiesa di Sant’ Antonio strappa un sorriso, La Papagajka che si affaccia sulla lamiera rovente della Sinagoga perde il volto di triste voliera per umani, le colline di fronte non sono più una minaccia per la Chiesa di San Giuseppe[...] Testi di Serena Guidobaldi.
SARAJEVO, EUROPEAN JERUSALEM “The city with the four houses of worship in its center. This is rare. One Muslim, two Christian, one Jewish. A hundred meters from each other. It does not exist in any other part of the world. ” This is a quote from the writer and academician Predrag Matvejević, who used these words to describe Sarajevo during an interview. Sarajevo is called European Jerusalem specifically because of its features that made it a symbol of multi-ethnic coexistence. [...]And looking from above makes everything seem to be different: looking down, the Friday prayer mats look like beds of blooming flowers on BašÄ aršija. The Brewery building, which is the same color as the church of St. Anthony, puts a smile on your face. Papagajka buliding which leans on a red-hot plate of the Synagogue loses its sad face of a big human cage, the surrounding hills are no longer a threat to the church of St. Joseph [...] text by Serena Guidobaldi
Sarajevo – La Gerusalemme d’Europa – Images by della Corte Paolo